steve
jobs
.
la
storia
continua
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Quand’ero in Apple da un po’ di tempo, mi fu chiesto di occu-
parmi dell’organizzazione del reparto IT, oltre alle mansioni che
già ricoprivo. Quando visitai per la prima volta il reparto, mi ac-
corsi con sconcerto che tutta la contabilità e le vendite di Apple
erano gestite da computer IBM. Il nostro principale concorrente
e nemico! Ordinai di sostituire le macchine IBM con computer di
marca DEC. Se quel vicepresidente non credeva abbastanza nella
sua azienda per usare i prodotti Apple, significava che aveva perso
la sfida della vision. Aveva dimostrato di non comprendere i valori
di Apple.
Acquisire un’altra azienda può diluire la vision e la
cultura d’impresa
Una trappola in cui molte aziende sono cadute consiste nell’ac-
quisire un’altra azienda senza prima accertarsi che la sua cultura
interna sia compatibile con la propria. Questo era un altro punto
di forza di Steve Jobs: era sempre molto bravo a valutare se era il
caso di assumere figure professionali con le particolari competen-
ze tecniche che servivano; oppure dare in licenza la tecnologia; o
ancora, se conveniva acquisire l’intera azienda.
Si era trovato dall’altra parte di quella barricata quando aveva
lasciato Apple per fondare NeXT. Apple aveva bisogno di un nuo-
vo sistema operativo, e NeXTStep – sviluppato dagli ingegneri
del software di Steve – era uno dei candidati in lizza. Ma l’allora
amministratore delegato di Apple Gil Amelio capì che, se avesse
comprato non solo il software ma l’intera NeXT, Apple avreb-
be potuto contare su molti professionisti di talento: le persone
che avevano creato il sistema operativo NeXT e che avrebbero
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30-07-2012 16:38:05