Pagina 15 - Steve Jobs - La storia continua - Hoepli

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un
ammaccatura nell
universo
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saputo riscriverlo in modo che girasse sul Mac. E Gil fece pro-
prio così: offrì a Steve di comprare non solo il software ma tutta
l’azienda, e con essa la tecnologia, l’intero staff accuratamente
selezionato e lo stesso Steve.
Fu una decisione ben ragionata. Sia Steve sia Gil capivano che
la cultura di NeXT era identica alla cultura originaria di Apple,
perché Steve aveva fondato entrambe. Si rivelò una decisione bril-
lante per Steve, che ben presto tornò al timone della sua vecchia
azienda: e stavolta gestiva l’intera Apple Computer, non solo un
gruppo di lavoro. Ma fu una decisione positiva anche per Apple,
che non avrebbe raggiunto la vetta senza la guida e i valori del
cofondatore Steve.
Non riesco a spiegarmi come mai, al momento di decidere
un’acquisizione, le persone intelligenti che sono a capo delle gran-
di aziende sottovalutino così spesso l’importanza della compatibi-
lità tra culture.
Comunicare la vision
Come disse Steve dopo il ritorno in Apple, al termine degli anni
bui durante i quali l’azienda sembrava aver smarrito la rotta:
“Questo non è un
one-man show
. A ridare energia a quest’azien-
da saranno due cose: la prima delle quali è che molte persone di
talento si sono sentite definire ‘perdenti’ per un paio d’anni, e al-
cuni di loro stavano quasi per crederci. Ma non sono dei perdenti:
avevano solo bisogno di bravi allenatori e di un buon piano. Ma
ora ce l’hanno.”
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Ecco come Steve metteva in campo una vision
coinvolgente e si accertava che tutti i dipendenti la capissero.
Naturalmente i dipendenti hanno bisogno di sollecitazioni e
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30-07-2012 16:38:05