Pagina 12 - Steve Jobs - La storia continua - Hoepli

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steve
jobs
.
la
storia
continua
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A colpirmi maggiormente fu il modo in cui quella conversa-
zione mi aveva fatto cambiare idea sulle mie abilità di leader. In
IBM avevo fatto carriera, e molti mi ritenevano uno dei papabili
per il ruolo di vicepresidente dell’azienda. Ma io non l’avevo mai
creduto possibile. Ero un ragazzo di campagna della California;
la maggior parte degli altri candidati erano nati sulla Costa orien-
tale e avevano studiato nelle grandi università d’America come
Harvard, Yale, la Cornell o il MIT. Ripensando a quella serata tra-
scorsa con Steve, per la prima volta riuscii a convincermi che la
leadership non ha a che fare con le lauree e altri pezzi di carta, ma
con la persona: ciò in cui crediamo e l’impegno che profondiamo
per realizzare i nostri obiettivi. Da quella conversazione ho tratto
un’idea in cui non ho mai più smesso di credere: che la leadership
non è qualcosa di intuitivo, non è qualcosa con cui si nasce. Se sei
disposto a imparare, può essere la vita a trasformarti in leader.
Quando avevo quattordici anni costruii una barca a vela mo-
dello Pram a partire da un kit di montaggio. Quell’esperienza mi
ha insegnato a fare nodi e a interpretare il vento, e ha fatto di me
un ottimo marinaio. Anni dopo ho partecipato a una serie di re-
gate alle Hawaii, con alcuni velisti molto esperti: al termine ero
diventato secondo ufficiale, senza aver ricevuto un’istruzione for-
male in ambito velistico. Ero diventato marinaio per intuito. La le-
adership alla maniera di Steve funziona proprio così: l’ingrediente
principale non è un master in gestione d’impresa, ma la passione
e una visione.
La vision dev’essere basata sui clienti
Col senno di poi mi sembra straordinario che, già agli esordi, Steve
Jobs capisse che ogni
vision
aziendale efficace deve basarsi sull’espe-
jobs2.indb 12
30-07-2012 16:38:05